Piazzale Roma a Istrana

. Tipologia

Sistemazione di piazzale Roma e aree adiacenti

. Committente

Comune di Istrana

. Anno

1999-2004

. Ubicazione

Istrana (TV)

. Ruolo svolto

Progettista e direttore lavori assieme a arch. Del Missier L.

Il progetto, che deriva da quello vincitore del concorso indetto su questo tema, ritiene che il primo e principale obbiettivo da perseguire per dare nuova identità al luogo, sia quello di intervenire sugli spazi pubblici di Piazza Roma per ricreare le condizioni tipiche di una piazza, cioè quelle che favoriscono la socializzazione, che sono quasi sempre legate alla qualità dell’ambiente e al divieto di accesso automobilistico. Nel caso specifico, anomalo, gli spazi sono due, relazionati idealmente ma fisicamente separati da una strada.

Il progetto non propone ipotesi utopiche di superamento della barriera fisica, come sottopassi o piazze interrate a più livelli, di grande costo e difficile realizzazione, ma la valorizzazione delle risorse esistenti, con un intervento di arredo urbano di pregio, dove i bordi della strada vengono relazionati da elementi verticali seriali, segnali, per chi procede in automobile, della centralità del luogo.

Un altro importante obbiettivo che il progetto a livello urbanistico vuole perseguire è quello della ricucitura dei percorsi ciclopedonali, che prima, provenendo dalla periferia, si perdevano quando raggiungevano il centro del paese; Intervenendo ai margini delle aree pubbliche, il progetto ha inserito i tratti di piste ciclabili mancanti, in modo che, più o meno direttamente, tutti culminano in Piazza Roma e da qui proseguono; la possibilità per pedoni e ciclisti di raggiungere in sicurezza il centro è stato senz’altro uno dei modi più efficaci per ridare importanza e vitalità alla piazza, precedentemente declassata a poco più di un parcheggio.

Crediamo che il progetto abbia uno dei suoi punti di forza nella volontà di tutelare al massimo le alberature esistenti, che nel caso specifico sono soprattutto lecci (QUERCUS ILEX) e lagerstroemie (LAGERSTROEMIA INDICA), talvolta di età e dimensioni ragguardevoli; solo in alcuni casi e per piante di minor interesse, si è ricorso allo spostamento e alla ripiantumazione. Il disegno della piazza si organizza attorno a questa risorsa, e sottolinea gli allineamenti degli alberi racchiudendoli in aiuole di dimensione adatta.

Nella parte nord dell’intervento, una fascia estrema verso i negozi è stata lasciata a prato, ed attrezzata con alcuni giochi per bambini; verso ovest è stata realizzata una fontana con cascata, illuminata con lampade stagne; l’organizzazione degli spazi ha tenuto conto della distribuzione del verde, delle esigenze dei locali pubblici, dei negozi e dello schema dei percorsi; limitati giochi altimetrici, dislivelli, leggere rampe e bassi muretti hanno contribuito a movimentare gli spazi e a rendere piacevole la sosta. Nella parte sud della piazza è stato utilizzato un analogo criterio, anche se qui la presenza delle alberature è meno importante; più attenzione invece è stata prestata alla relazione tra disegno della pavimentazione, sempre in materiale lapideo, e le facciate degli edifici più significativi.

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